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Dotazioni territoriali - Infrastrutture

Art. 6.10 Progetti speciali

1 Il P.S.C. individua ambiti di applicazione di progetti di qualificazione del paesaggio e di promozione della fruizione del territorio urbano e rurale.
Tali progetti sono da attuare - previo inserimento delle relative opere nel POC - attraverso l'apporto coordinato di varie azioni, pubbliche e private, finalizzate al conseguimento di obiettivi considerati strategici per la qualificazione del territorio di San Lazzaro di Savena


2 PS1 - Progetto speciale "Parco delle Ville" disciplinato attraverso specifiche schede normative, ai fini della sua tutela integrata e della promozione del suo ruolo territoriale per le funzioni ecologiche, paesaggistiche e di servizio del sistema urbano e territoriale.


3 PS2 - Progetto speciale parco fluviale del Savena: Il PSC mette in atto politiche di tutela e valorizzazione dell'asta fluviale del Savena, in forma coordinata con il Comune di Bologna. Quest'ultimo designa infatti come "Città del Savena" il sistema di aree di nuova urbanizzazione, di spazi verdi a parco, attrezzati e non, di infrastrutture, di insediamenti residenziali, terziari e produttivi esistenti che indubbiamente richiedono strategie comuni di governo degli interventi, qualificazione e gestione.
Per la parte del corso del Savena a nord della via Emilia viene confermato il disegno strategico del Programma di Riqualificazione Urbana, trasferendo nel quadro unitario del PSC obiettivi e meccanismi di acquisizione di aree e realizzazione di opere.
Per il tratto a sud, l'obiettivo è quello di mettere a sistema parti già realizzate del parco (in connessione con il Parco della Resistenza), raccordando gli interventi a quelli dei comuni di Bologna (Bellaria, San Ruffillo) e Pianoro (area Paleotto-Rastignano e Parco dei Gessi).


4 PS3 - Progetto speciale parco fluviale dell'Idice: in accordo con il comune di Castenaso, il progetto deve non soltanto garantire e rafforzare i criteri di tutela generalmente già presenti nelle scelte del PRG previgente, ma porre in essere - coordinando strategie, azioni e risorse di soggetti diversi - le condizioni affinché nel tempo le politiche di convenzionamento, acquisizione di aree, realizzazione di interventi di bonifica e riqualificazione, attrezzatura di percorsi e spazi per la sosta, passerelle pedociclabili, piantumazione di alberature, possano trovare efficaci strumenti di realizzazione.
Per i due progetti fluviali (commi 3 e 4), strumenti operativi per il conseguimento delle politiche sono:
- l'acquisizione dai servizi regionali delle concessioni del demanio fluviale, sia per poter effettuare interventi di forestazione e/o ricostruzione di altre tipologie di habitat perifluviale (continuità ecologica e qualità dei corridoi), sia per garantire nel tempo il mantenimento delle coperture naturali e seminaturali esistenti e ricostituite;
- il potenziamento delle zone umide perifluviali con sufficiente grado di naturalità, che fungano da serbatoio / punto di diffusione della vegetazione fluviale. In questo senso è strategica la destinazione delle zone interessate da attività estrattive o di lavorazione degli inerti estratti. Il privilegio è infatti da attribuire a interventi di riconversione di carattere esclusivamente naturalistico, ponendo in secondo piano le sistemazioni a parco pubblico. Ciò interessa anche la progettazione di vasche di laminazione e casse di espansione (da considerare in termini naturalistici) e la scelta di eventuali nuove sedi di attività estrattive, per le quali valutare con attenzione l'idoneità ai fini del possibile utilizzo naturalistico finale.
- i corridoi dell'Idice e del Savena, pur presentando nel complesso la migliore dotazione vegetazionale delle sponde rispetto agli altri corsi d'acqua, richiedono comunque interventi specifici di miglioramento naturalistico, soprattutto a causa di situazioni locali di pressione antropica che hanno semplificato e artificializzato eccessivamente il corredo floristico e la struttura forestale.
- la creazione o il potenziamento delle greenways.


5 PS4 - Progetto speciale "Città dello sport": Il progetto dovrà valutare, nel quadro della situazione dell'offerta di attrezzature sportive di livello comunale e intercomunale, l'ipotesi di realizzazione di un nuovo stadio (in sostituzione di quello esistente, non più a norma e inadeguato alle necessità espresse dal territorio) come componente di una struttura sportiva di più ampio respiro, che si configura come un vero Parco dello Sport, in grado di potenziare e qualificare l'offerta di attrezzature, in considerazione della crescente domanda di pratica sportiva, a livello agonistico e non. L'ambito territoriale interessato consente di esplorare in forma complessa (e integrata con gli altri temi della pianificazione) un tema di particolare rilievo per San Lazzaro: le relazioni tra il capoluogo e la Cicogna - Idice, il margine insediativo est e le relazioni con il paesaggio rurale ed in particolare con il Parco dei Gessi, il Parco delle vIlle e il corridoio ecologico.


6 PS5 - Progetto speciale "Qualificazione morfologica e ambientale delle centralità urbane: via Caselle - sistema dell'offerta culturale":
Dall'obiettivo strategico della riqualificazione del capoluogo, che offre condizioni ottimali di dotazioni di servizi e di accessibilità ferroviaria, finalizzata a rafforzarne i caratteri distintivi di centro urbano qualificato, discende la conferma del rilievo strutturale assegnato all'ambito territoriale del Programma di Riqualificazione Urbana del settore nord, entro il quale il riferimento tecnico per le strategie di riqualificazione è costituito dal Masterplan redatto in occasione del PRU 1 e aggiornato in sede di PRU 2. Il PSC porta a sistema gli elementi strutturali di tale quadro, definendo al suo interno le scelte di "invarianza" ambientale e infrastrutturale. Entro l'ambito si evidenziano in particolare le politiche ed i progetti relativi a:
- definizione del nuovo asse urbano di via Caselle, come elemento di strutturazione morfologica e funzionale e di distribuzione interna al settore urbano;
-  progressiva dismissione programmata dell'area artigianale di via Commenda, con trasferimento convenzionato delle aziende, ai fini della riqualificazione urbanistica e ambientale dell'intera area;
- una serie di programmi di riqualificazione urbana, previe intese con i soggetti attuatori e con gli Enti competenti, in prosecuzione delle politiche già avviate di trasformazione delle aree produttive di più vecchio impianto inglobate nelle aree residenziali del capoluogo (via Commenda, sede Eternedile lungo la via Emilia, Cicogna Vecchia, ….) in modo da favorire la riqualificazione urbana in alternativa al modello di urbanizzazione di nuove aree, che si ritiene non più proponibile per il capoluogo.
In sede di POC il Progetto Speciale dovrà definire in termini operativi i principali interventi sul sistema di aree urbane centrali del capoluogo (polo specialistico della scuola, della cultura e del tempo libero) , che comprende, oltre ai servizi esistenti (l'istituto Ettore Majorana, la Mediateca, le attrezzature sportive) e quelli da ridefinire attraverso intese con i soggetti proprietari (il Palasport di proprietà della Provincia, l'edificio del bowling), i servizi di nuova previsione (il teatro intercomunale in primo luogo, l'integrazione del polo scolastico), e i parcheggi pubblici di pertinenza. Tale sistema si conferma nel PSC come il "cuore" delle dotazioni pubbliche del capoluogo, soprattutto se la definizione dell'adiacente polo funzionale di Caselle avverrà nel senso auspicato dall'Amministrazione, con presenza di attrezzature e servizi nel campo della formazione, della ricerca, della cultura e del tempo libero.
Il PSC attribuisce a via Caselle il ruolo di nuovo asse urbano di strutturazione e distribuzione, percorso dal sistema di trasporto pubblico veloce, su cui si affacceranno alcune delle principali funzioni di servizio (il Centro Culturale, una nuova piazza, attrezzature pubbliche e private). Per la via Emilia, alleggerita da una quota di traffico di attraversamento, si prospettano interventi di riqualificazione, da incardinare alla sequenza dei luoghi urbani di maggiore accessibilità territoriale, costituiti dalle fermate del sistema tramviario veloce, che ne dovranno rafforzare il ruolo di strada urbana.
Gli spazi e le attrezzature verdi vengono concepiti in una sequenza continua collegata da percorsi protetti pedonali e ciclabili, che conducono dal centro città al parco del Savena, anch'esso da liberare di funzioni improprie e da riqualificare come offerta di parco urbano di valenza anche territoriale. In tal modo si completa e si riordina la maglia dei percorsi viari, adeguandola alle nuove funzioni; gli spazi interni al tessuto urbano consolidato vengono ripensati tanto nel loro ruolo specifico (parcheggio pubblico di attestamento, attrezzatura, spazio verde) come nel sistema di relazioni con il contesto.
Il progetto speciale dovrà definire per questo complesso di aree e attrezzature un assetto strutturato, consentendone il collegamento attraverso un percorso interno pedociclabile. Una simile concentrazione di funzioni (che fa perno sull'accessibilità pubblica attraverso la fermata del SFM e quelle del Civis) impone anche un'analisi della domanda e dell'offerta di sosta veicolare, da correlare per le diverse ore del giorno e giorni della settimana:
- ad esigenze fisse e facilmente quantificabili (la domanda di posti auto dei dipendenti delle funzioni insediate)
-  ad eventi con diversa distribuzione temporale (centro sportivo, istituto professionale, Mediateca e Teatro).
Il POC può definire per il Progetto speciale "Qualificazione morfologica e ambientale delle centralità urbane: via Caselle - sistema dell'offerta culturale" di cui al presente comma le condizioni poste agli interessati per l'ottenimento, in funzione degli obiettivi del progetto e delle finalità pubbliche degli interventi, di un incremento della Su destinabile a funzioni direzionali, in linea con il ruolo assegnato all'area.
Per gli ambiti urbani centrali, così come per la serie delle "porte" di accesso al capoluogo e per alcuni altri temi di rilevante impatto sull'assetto formale e funzionale futuro (mobilità/terminal trasporto pubblico; interventi sulla rete commerciale e progetti di valorizzazione; ecc.) l'Amministrazione valuterà la possibilità di promuovere concorsi di progettazione e processi partecipativi, come strumento per qualificare le soluzioni architettoniche e per estendere le occasioni concrete di dibattito pubblico, nell'ambito di una linea strutturale di scelte definite dal PSC, e di promuovere fin dalla fase di formazione del primo POC forme di consultazione pubblica finalizzate alla definizione di pre-accordi con soggetti pubblici e privati interessati alla realizzazione e gestione di servizi.


7 I progetti speciali sono tutti connotati dalla creazione di una rete interconnessa di percorsi pedonali (urbani e naturalistico/ricreativi) e ciclabili, che a partire dalla verifica dello stato di attuazione delle previsioni del PRG previgente comporterà la definizione e la progressiva attuazione del sistema integrato dei percorsi.


8 In sede di POC i progetti, per iniziativa dell'Amministrazione Comunale, potranno essere definiti anche come programmi quinquennali di attuazione (coinvolgendo gli operatori interessati), con riguardo sia agli obiettivi di assetto spaziale da perseguire nel dettaglio, sia alla messa a punto delle forme convenzionali e degli strumenti attuativi in grado di gestire i processi di coordinamento connessi alla realizzazione dei progetti stessi.


9 POC definisce per ciascun progetto:
- le risorse "interne" (defiscalizzazione; finalizzazione oneri e contributi, partecipazione di soggetti privati, investimenti comunali sul programma delle opere pubbliche) ed "esterne" (finanziamenti pubblici per programmi di riqualificazione e infrastrutture);
- le linee-guida per la progettazione paesaggistica ed urbanistico-edilizia degli interventi.