[ COL ] COL (Parcheggi) ] URB ] Art. 6.9 ] Progetti Speciali ] ECO ] MOB ]


Home
Su

Dotazioni territoriali - Infrastrutture

Art. 6.1 - Classificazione

1 Il sistema delle dotazioni territoriali individuato dal PSC comprende:
- le attrezzature e spazi collettivi
- le infrastrutture per l'urbanizzazione degli insediamenti.

2 Le dotazioni territoriali sono di proprietà pubblica, ad eccezione:
- degli spazi e attrezzature per il culto e per attività complementari
- di spazi e attrezzature privati convenzionati per usi pubblici
- delle dotazioni ecologiche di proprietà privata che concorrono alla qualificazione e tutela del territorio.

3 Le attrezzature e gli spazi collettivi sono distinti in base al rango territoriale in tre livelli:
- Servizi di livello sovracomunale (COL_S): spazi e attrezzature destinati a soddisfare un bacino di utenza che esubera dai confini amministrativi del comune di appartenenza. Tali servizi sono individuati nella tav.1 del PSC; la loro attuazione (adeguamento/trasformazione o nuova realizzazione) avviene attraverso POC.
- Servizi di livello comunale (COL_C): spazi e attrezzature con bacino di utenza comunale : il PSC ne definisce la localizzazione le caratteristiche. Anche questi servizi sono individuati nella tav.1 del PSC, e la loro attuazione avviene attraverso POC.
- Spazi e attrezzature di livello locale/di quartiere (COL_L). Essi non sono individuati nella cartografia del PSC, ma definiti solo in termini di offerta - esistente o potenziale - rispetto al contesto del settore urbano di competenza. La relativa dotazione (qualitativa e quantitativa) costituisce requisito specifico del contesto urbano di appartenenza (riportato nella scheda normativa relativa) e obiettivo per la definizione del programma di opere pubbliche e degli interventi privati da prevedere nel POC; a tal fine essa può costituire oggetto di convenzionamento tra Amministrazione Comunale e operatori. Il RUE assegna alle aree di cui al presente alinea la classe tipologica (a - attrezzature collettive; b - istruzione; c - verde pubblico attrezzato e attrezzature sportive; d - parcheggi), ed eventualmente una specifica funzione.

Art. 6.2 - Attuazione degli interventi relativi alle dotazioni territoriali
1 Le dotazioni previste dal PSC possono essere attuate:
- direttamente dall'Amministrazione Comunale, previa acquisizione dell'area necessaria e attraverso proprie fonti di finanziamento o previo accordo con privati interessati all'attuazione e alla futura gestione degli interventi e dei servizi connessi;
- attraverso il POC, entro gli Ambiti di nuovo insediamento ANS e gli ambiti di riqualificazione AR, sulla base delle indicazioni del PSC; ma secondo modalità procedurali, tecniche ed economiche definite dal POC;
- attraverso il POC, entro gli ambirti consolidati AUC, qualora si ritenga in quella sede di promuovere entro il termine di validità del POC, sia direttamente che attraverso Accordi con i privati, interventi di adeguamento delle dotazioni esistenti nelle aree sopra citate.

 

Art. 6.3 - Definizione e articolazione delle attrezzature e spazi collettivi nel PSC

1 L'articolazione tipologica degli spazi e attrezzature collettive individuati dal PSC è la seguente:
Attrezzature collettive (culturali, religiose, sociali, ricreative, sanitarie, ecc.):
COL_S.a (di livello sovracomunale) COL_C.a (di livello comunale)
Attrezzature per l'istruzione:
COL_S.b (di livello sovracomunale) COL_C.b (di livello comunale)
Attrezzature e impianti sportivi; Parchi, verde pubblico attrezzato:
COL_S.c (di livello sovracomunale) COL_C.c (di livello comunale)
Parcheggi pubblici:
COL_C.d (di livello comunale)


2 Le previsioni di ambiti di riqualificazione e di ambiti per i nuovi insediamenti inserite nel presente PSC contengono, nelle schede relative ai rispettivi ambiti, indicazioni qualitative e quantitative relative alle attrezzature e spazi collettivi. Nelle varie fasi del processo attuativo del PSC tali spazi non possono comunque costituire una dotazione inferiore ai valori minimi indicati al comma 3 dell'art. A-24 della L.R. 24.3.2000 n.20, vale a dire:
- 30 mq. per ogni abitante effettivo e potenziale negli insediamenti residenziali;
- 100 mq. per ogni 100 mq. di superficie lorda di pavimento per l'insieme degli insediamenti ricreativi, ricettivi, direzionali e commerciali;
- una quota non inferiore al 15% della superficie complessiva destinata ad insediamenti produttivi, industriali, artigianali e per il commercio all'ingrosso.


3 Nuovo cimitero intercomunale San Lazzaro-Ozzano
I PSC di San Lazzaro e di Ozzano individuano l'orientamento a programmare un investimento in comune, individuando nella tav.1 un'area in una localizzazione idonea (agevolmente accessibile da entrambi i capoluoghi) per la realizzazione di un cimitero intercomunale.
L'intervento, da programmare attraverso i rispettivi POC, dovrà essere regolamentato nelle fasi di attuazione e di gestione da uno specifico Accordo territoriale, e dovrà prevedere adeguate misure relative all'accessibilità su mezzi pubblici e privati.


4 Nuovo centro Sportivo a San Lazzaro di Savena
La nuova dotazione di rilievo territoriale è costituita dalla realizzazione di un nuovo Centro sportivo, di cui il PSC prevede la localizzazione di massima nelle aree ad est del capoluogo, in grado di potenziare e qualificare l'offerta di attrezzature per lo sport e per le attività ricreative all'aria aperta, in considerazione della crescente domanda di pratica sportiva, a livello agonistico e non.
La scheda di PSC prevede la realizzazione nella parte sud dell'ambito di un parco pedecollinare, entro il quale potranno essere inserite, concentrate di preferenza verso la parte centrale dell'ambito, le attrezzature sportive e per l'attività ricreativa all'aperto.


5 Il sistema di servizi nelle aree urbane centrali del capoluogo di San Lazzaro
Il sistema di aree urbane centrali del capoluogo di San Lazzaro è definito dal PSC come polo specialistico della scuola, della cultura e del tempo libero, e comprende, oltre ai servizi esistenti (l'istituto Ettore Majorana, la Mediateca, le attrezzature sportive) e quelli da ridefinire attraverso intese con i soggetti proprietari (il Palasport di proprietà della Provincia, l'edificio del bowling), servizi di nuova previsione (un teatro, l'integrazione del polo scolastico), e i parcheggi pubblici di pertinenza.
Tale sistema, di cui i POC hanno il compito di definire le linee operative di assetto e la programmazione, costituisce il "cuore" delle dotazioni pubbliche del capoluogo, anche in relazione alla definizione del polo funzionale di Caselle, con presenza di attrezzature e servizi nel campo della formazione, della ricerca, della cultura e del tempo libero.
Attraverso un progetto coordinato tra pubblico e privato il POC definirà per questo complesso di aree e attrezzature un assetto strutturato, consentendone il collegamento attraverso un percorso interno pedociclabile. Una simile concentrazione di funzioni (che fa perno sull'accessibilità pubblica attraverso la fermata del SFM e del Civis) comporterà anche un'analisi della domanda e dell'offerta di sosta veicolare, da correlare per le diverse ore del giorno e giorni della settimana:
¾ ad esigenze fisse e facilmente quantificabili (la domanda di posti auto dei dipendenti delle funzioni insediate)
ad eventi con diversa distribuzione temporale (centro sportivo, istituto professionale, Mediateca e Teatro).

 

Art. 6.4 Modalità di attuazione

1 Tenuto conto delle dotazioni esistenti, il PSC definisce nelle schede normative relative agli ambiti urbani consolidati, per ciascun ambito del territorio comunale, il fabbisogno di attrezzature e spazi collettivi da realizzare, e fissa i relativi requisiti funzionali dia accessibilità e fruibilità sociale.


2 Il POC:
- articola e specifica nelle diverse tipologie di attrezzature la dotazione complessiva fissata dal PSC;
- programma la contemporanea realizzazione e attivazione, contestuale agli interventi di trasformazione previsti, delle attrezzature e spazi collettivi connessi;
- individua gli spazi e le attrezzature collettive che devono essere realizzate nell'arco di tempo della propria validità.

 

Art. 6.5 Servizi scolastici


1 E' obiettivo primario del PSC corrispondere in misura adeguata, nell'arco dei prossimi quindici anni, in primo luogo all'intera domanda dei futuri residenti ipotizzati dal PSC. A tal fine l'offerta attuale andrà progressivamente integrata attraverso interventi da programmare in sede di POC, in particolare:
- nella fascia della scuola elementare, in cui l'obiettivo minimo è costituito da 258 posti alunno integrativi corrispondenti ai bambini residenti al 2015;
- nella fascia della scuola media inferiore (11-14) con l'obiettivo minimo di circa 262 posti alunno al 2015;
- nella fascia della scuola media superiore con l'obiettivo minimo di circa 397 posti alunno al 2015;


2 Tenuto conto del significativo ruolo sovracomunale delle attrezzature scolastiche presenti a San Lazzaro, il PSC definisce inoltre un obiettivo di secondo livello che prevede di mantenere un quadro di dotazioni efficaci rispetto all'obiettivo di mantenimento di una "domanda esterna" almeno pari a quella attuale, nel quadro di un'intesa istituzionale - prevista nell'Accordo di pianificazione con la Provincia - con i comuni che beneficiano e dovrebbero continuare a beneficiare di questi servizi pubblici in comune di San Lazzaro.

Art. 6.6 Parcheggi pubblici

1 Il POC definisce, sulla base delle scelte strategiche del PSC, un complesso di interventi che includono la realizzazione di parcheggi pubblici come parte integrante del programma urbanistico comunale.
I principali parcheggi sono da prevedere in prossimità delle aree urbane centrali, e in corrispondenza delle funzioni a maggiore attrattività di pubblico.


2 Nell'ambito dei piani attuativi in corso di completamento va garantito che alla dotazione di parcheggi pubblici prevista corrisponda un'effettiva disponibilità (sistemazione e cessione dell'area all'Amministrazione comunale).
Nella disciplina degli ambiti urbani consolidati il PSC prevede, in base alla situazione specifica dell'ambito, obiettivi di qualità nella dotazione di parcheggi ad uso pubblico, da perseguire attraverso le diverse modalità attuative (programmi di riqualificazione, interventi convenzionati, ecc.).
La dotazione di parcheggi privati nella realizzazione di nuove abitazioni deve essere tale da escludere l'esigenza di uso di spazi pubblici (bordo strade, spazi pedonali) per il parcheggio di auto dei residenti.
I nuovi interventi devono prevedere, nella sistemazione dei parcheggi pubblici principali, spazi attrezzati per le biciclette, e la connessione con la rete principale dei percorsi ciclabili.

Art. 6.7 Dotazioni di rilievo locale - Definizioni e articolazione


1 Il POC definisce:
- gli interventi necessari per l'adeguamento delle reti infrastrutturali delle strade, percorsi pedonali e ciclabili, parcheggi pubblici di interesse generale
- l'elenco degli interventi necessari per l'adeguamento delle infrastrutture per l'urbanizzazione degli insediamenti (impianti e opere di prelievo e trattamento idrico; rete fognaria, impianti di depurazione;
- impianti per la raccolta dei RSU
- impianti di distribuzione energia elettrica, gas e illuminazione pubblica;
- impianti e reti di comunicazioni.


2 E' compito del POC garantire che l'attuazione degli interventi programmati, negli ambiti per i nuovi insediamenti e in quelli da riqualificare, avvenga previa verifica di adeguatezza delle reti esistenti, ovvero di contestuale realizzazione delle infrastrutture necessarie, così come definite in tale sede, accertando le caratteristiche e l'efficienza delle reti esistenti e definendo i nuovi interventi necessari.

Art. 4.16 Dotazioni di livello locale entro gli ambiti urbani consolidati

AUC - Modifiche relative alle dotazioni

1 In base agli obiettivi e agli indirizzi del PSC, il POC definisce, previa intesa con le proprietà interessate, dotazioni di livello locale da realizzare entro gli ambiti urbani consolidati, in particolare per la realizzazione di attrezzature di interesse collettivo, di spazi verdi attrezzati e di parcheggi pubblici.
L'approvazione del POC comporta la modifica alla cartografia del RUE in scala 1:2.000 con l'indicazione di tali previsioni.

2 Nel quadro della individuazione definita dal PSC e nel rispetto degli obiettivi qualitativi e quantitativi stabiliti dallo stesso PSC per le dotazioni di spazi e attrezzature pubbliche, attraverso variante al RUE possono essere definite modifiche alla destinazione di sub-aree, anche per trasformarne l'uso preesistente da "attrezzatura" o "spazio collettivo" in uno degli altri usi previsti per gli ambiti urbani consolidati. Entro tali limiti la variante al RUE non comporta modifica del PSC.

Art. 4.3 Dimensionamento e criteri di attuazione del PSC riguardo alle dotazioni di attrezzature e spazi collettivi

1. Popolazione di riferimento e dotazione obiettivo per la popolazione. Il PSC, sulla base delle analisi e considerazioni sviluppate nella Relazione illustrativa, assume i seguenti valori di riferimento per il dimensionamento complessivo delle dotazioni riferite alla popolazione:
- popolazione di riferimento al momento dell'elaborazione del PSC: pari a quella anagrafica al 31-12-2007, ossia 30.448 abitanti;
- popolazione residente teorica dei tre Comuni dell'Associazione Valle Idice all'orizzonte temporale di riferimento del PSC (anno 2022): in caso di piena attuazione dello sviluppo residenziale programmato: 58.000 abitanti;.

2. In materia di aree per attrezzature e spazi collettivi per la popolazione, rispetto alla dotazione procapite, attualmente pari a 52,8 mq. per abitante; il PSC assegna i POC l'obiettivo di raggiungere un valore di 60,0 mq./ab., in rapporto alla popolazione prevista all'orizzonte temporale di riferimento.

3. Pur senza escludere il ricorso alle procedure di esproprio ove occorra, si prevede di ottenere le ulteriori aree per dotazioni che si renderanno necessarie prioritariamente attraverso l'attribuzione a tali aree di diritti edificatori, alle condizioni e nei limiti stabiliti al successivo art. 4.3, ed il trasferimento di tali diritti edificatori negli ambiti per nuovi insediamenti, con la conseguente acquisizione gratuita delle aree nell'ambito dell'attuazione di tali ambiti.

4. Articolazione delle dotazioni. Come meglio specificato al successivo Titolo 6, costituiscono attrezzature e spazi collettivi (dotazioni) il complesso degli impianti, opere e spazi attrezzati pubblici, destinati a servizi di interesse collettivo, necessari per favorire il migliore sviluppo della comunità e per elevare la qualità della vita individuale e collettiva. Le dotazioni si articolano in:
- Dotazioni di livello sovracomunale - COL-S
- Dotazioni di livello comunale - COL-C individuate dal PSC
- Spazi e attrezzature collettive di livello locale - COL-L
individuate e normate dal RUE.
All'interno della individuazione del PSC, il RUE precisa e articola le dotazioni e ne definisce la normativa per l'attuazione.

5. Programmazione dello sviluppo delle dotazioni. Il POC, con riferimento all'arco temporale della propria validità, definisce un programma di sviluppo delle dotazioni di attrezzature e spazi collettivi e definisce - nel rispetto degli obblighi di legge - gli obiettivi di dotazioni da perseguire con riferimento ai diversi tipi di servizi, per raggiungere l'obiettivo di qualità fissato dal PSC in complessivi 60 mq. di dotazioni per abitante.
Nella definizione di tali dotazioni-obiettivo, il POC formula un'articolazione e differenziazione delle dotazioni obiettivo di cui al precedente punto 2, attenendosi in ogni caso, per ciascun ambito di intervento, al rispetto del minimo inderogabili di legge paria 30 mq./ab.:

6. Nella verifica delle dotazioni esistenti e previste di aree per attrezzature e spazi collettivi riferiti agli insediamenti residenziali non si tiene conto:
- delle aiuole stradali e delle aree, ancorché sistemate a verde, aventi funzioni di arredo, di mitigazione degli impatti e di ambientazione delle sedi stradali;
- dei parcheggi di urbanizzazione primaria di cui all'art. A-23 della L.R. 20/2000;
- delle aree che, ai sensi del DPR 142/2004 ricadano all'interno delle fasce di pertinenza (fascia A) di strade di tipo A, B, C, D ed E, salvo che siano destinate a parcheggi;
- delle aree, ancorché sistemate a verde, aventi la funzione di raccolta e accumulo delle acque piovane;
- delle aree comprese all'interno delle fasce di rispetto degli elettrodotti, salvo che siano destinate a parcheggi;
- delle aree, ancorché sistemate a verde, che per le caratteristiche morfologiche o di localizzazione o per la ridotta dimensione non siano fruibili ed attrezzabili per alcuna delle funzioni elencate all'art. A-24 comma 2 della L.R. 20/2000;
- delle aree a parco pubblico ma collocate in contesto extraurbano;
- dei parcheggi a servizio specifico di grandi dotazioni di livello extraurbano.
Tali aree possono viceversa essere considerare dotazioni ecologiche.

7. Ai fini dello sviluppo equilibrato delle dotazioni e del raggiungimento degli obiettivi, il POC:
- verifica lo stato dei servizi e delle aree pubbliche in ciascuna località, in termini quantitativi e qualitativi e individua le principali esigenze;
- sulla base dello stato dei servizi, definisce, per ciascun intervento di nuova urbanizzazione o di riqualificazione urbana che si intende mettere in attuazione, il tipo di attrezzature e servizi pubblici da realizzare da parte dei soggetti attuatori, l'eventuale quantità di aree da cedere anche al di sopra dei valori minimi di cui al punto seguente, nonché, ove occorra, la localizzazione di tali aree (orientativa o vincolante, a seconda delle esigenze, a discrezione del POC stesso);
- individua gli eventuali ulteriori interventi (acquisizione o esproprio di aree, sistemazione di aree, realizzazione di attrezzature….) da attuarsi direttamente da parte del Comune nell'arco di validità del POC stesso, la relativa quantificazione di spesa di massima e le previsioni di finanziamento.

8. Concorso alla realizzazione delle dotazioni: direttive al RUE e al POC. Per tutti gli interventi edilizi il RUE e il POC, ciascuno con riguardo agli interventi di propria competenza, stabiliscono a carico dei soggetti attuatori l'onere della realizzazione e cessione al Comune di una quantità di aree per attrezzature e spazi collettivi, anche ai fini del conseguimento dell'obiettivo quantitativo di 60 mq./ab., di cui al comma 2 che precede. Tale quantità potrà essere articolata in relazione ai tipi di ambiti, ai tipi di interventi e ai tipi d'uso. In ogni caso, tenuto conto che il limite minimo inderogabile fissato dalla L.R.20/2000 in 30 mq./ab. e considerando che l'abitante teorico corrisponda mediamente a 30 mq. di Su, negli ambiti per nuovi insediamenti la quantità di dotazioni per ogni ambito non potrà comunque essere inferiore a 100 mq. ogni 100 mq. di Su.

9. Sono esenti da tale onere i soli interventi di recupero e riuso del patrimonio edilizio esistente che non comportino aumento del carico urbanistico, nonché gli interventi nell'ambito di PUA già approvati al momento dell'adozione del PSC, per i quali valgono i relativi obblighi di convenzione.

10. In applicazione dell'art. A-26 comma 7 lettere a) e c), della L.R. 20/2000, il RUE stabilisce i casi e le condizioni in cui l'onere di cui al presente articolo può essere monetizzato, nei limiti degli interventi edilizi disciplinati dal RUE stesso.

11. Negli interventi programmati dal POC ricadenti negli ambiti per nuovi insediamenti e negli ambiti da riqualificare tali quantità minime devono essere effettivamente realizzate e cedute, non potendo essere monetizzate. E' compito del POC stabilire inoltre, per ogni intervento o comparto, la quota di aree da sistemare a parcheggio pubblico e la quota da sistemare a verde pubblico ovvero da destinare ad altri tipi di servizi. Qualora siano previsti nel POC interventi ricadenti nel centro storico o negli ambiti consolidati, il POC stesso stabilisce gli eventuali casi di possibile monetizzazione parziale o totale

12. Qualora il POC stabilisca, per determinati comparti, la cessione di aree per attrezzature e spazi collettivi in misura superiore a 100 mq. ogni 100 mq. di Su la convenzione del PUA dovrà prevedere la cessione gratuita di tali quantità eccedenti, con l'onere della loro sistemazione che sarà determinato dal POC.

13. Gli oneri introitati in forma monetaria ai sensi del presente articolo sono finalizzati alla manutenzione delle dotazioni preesistenti e alla realizzazione di nuove dotazioni da parte del Comune secondo la programmazione prevista dal POC.