Art. 3.1 ] Art. 3.2 ] [ Art. 3.3 ] Elementi delle reti ecologiche ]


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Azioni strategiche per la qualificazione e valorizzazione dell’ambiente

 

Art. 3.3 Consolidamento e sviluppo della rete ecologica

1. Il PSC assume l'obiettivo della conservazione e dell'incremento della bio-diversità del territorio.

2. Il PSC identifica nella Tav. PSC.1 la propria proposta riguardo alla struttura portante della rete ecologica provinciale e locale sulla base delle conoscenze della situazione ecosistemica del territorio alla data di adozione delle presenti norme. Il Comune si riserva di integrare tale individuazione con successivi atti, in relazione allo sviluppo di specifici studi sulla consistenza delle risorse ecologiche ovvero progetti di formazione o consolidamento di corridoi ecologici.

3. In funzione della tutela e implementazione della rete ecologica il PSC individua i seguenti elementi funzionali esistenti o di nuova previsione, in applicazione delle indicazioni del PTCP:
- direttrice "Pulce - Cicogna - Idice" (in gran parte coincidente con il cosiddetto Parco delle Ville)
- direttrice "Mura San Carlo - Consorzio Agrario - Idice"
- direttrice "Ca' de Mandorli - Canale Fossano"
- direttrice trasversale "Idice - Marano - Quarto Inferiore".

4. Per le porzioni di territorio comunale interessate da perimetrazioni di Siti di Importanza Comunitaria (SIC) ai sensi della direttiva n. 79/409/CEE e Zone di Protezione Speciale (ZPS) ai sensi della direttiva n. 92/43/CEE, il Comune contribuisce alla formazione del Piano di gestione e recepisce nel RUE le misure di conservazione emanate dalla Provincia.

5. Quando i corridoi ecologici esistenti o da realizzare corrispondono ai corsi d'acqua (intesi come alveo e fascia di tutela e/o fascia di pertinenza), nel rispetto delle disposizioni di cui al precedente Titolo II, tutti gli interventi di gestione e di manutenzione ordinari e straordinari che riguardano tali ambiti devono essere svolti prestando attenzione al loro ruolo ecologico, in sinergia con i progetti d'attuazione delle reti ecologiche.

6. Il Piano Operativo Comunale costituisce la sede per l'elaborazione e l'integrazione di specifici progetti pubblici e privati per la realizzazione o miglioramento di elementi della rete ecologica.

7. Negli elementi funzionali della rete ecologica sono ammesse tutte le funzioni e le azioni che concorrono al miglioramento della funzionalità ecologica degli habitat, alla promozione della fruizione per attività ricreative e sportive all'aria aperta compatibili con gli obiettivi di tutela e potenziamento della biodiversità, allo sviluppo di attività economiche ecocompatibili.

8. Nei nodi ecologici e nelle rispettive zone di rispetto non è consentita la nuova edificazione, né l'impermeabilizzazione dei suoli se non in quanto funzionali a progetti di valorizzazione ambientale ed alla sicurezza.

9. La realizzazione della rete ecologica dovrà avvenire nel rispetto delle seguenti linee-guida generali e specifiche:

9.1 Per avere una funzione ecologica realmente positiva, gli elementi della rete dovranno essere opportunamente progettati:
- per essere favorevoli all'entomofauna e qualche specie della cosiddetta fauna minore con limitate esigenze di areale, in modo da sfruttare la greenway non solo come corridoio di comunicazione fra metapopolazioni, ma anche come spazio vitale per l'alimentazione, il rifugio e la riproduzione,
- per dissuadere, nel contempo, l'attraversamento degli assi viari stessi, riducendo al minimo i rischi di potenziali investimenti e collisioni, anche dirigendo i flussi della fauna a locomozione terrestre versi i varchi naturali (ponti su corsi d'acqua) e artificiali (sottopassi per animali, ecodotti) eventualmente previsti.

9.2 La situazione attuale dove sono presenti significativi elementi naturali e seminaturali s in grado costituire l'abbozzo delle greenways è quella della direttrice "Pulce - Cicogna - Idice" (in gran parte coincidente con il cosiddetto Parco delle Ville). La matrice agricola che connette attualmente i diversi nodi semplici esistenti dovrebbe essere garantita nel tempo e, anzi, potenziata nella disponibilità di elementi naturali quali boschetti, filari, siepi, complessi macchia-radura che consentano un maggiore permeabilità e protezione agli spostamenti della fauna selvatica (uno strumento che può incentivare una simile trasformazione è costituito dalle misure agroambientali finanziate dal Piano Regionale di Sviluppo Rurale).
Per rendere più efficace già nell'immediato questa direttrice il PSC ipotizza una ciclabile dotata di una ampia siepe alberata laterale continua (con larghezza non inferiore a 4-5 metri) che dalla ciclabile di via Galletti in località la Pulce, attraversi l'azienda agrituristica Santa Giuliana, lambendo o attraversando alcuni parchi (Villa Cicogna, Villa Bosdari) e, senza oltrepassare la ferrovia, pieghi ad est per portarsi presso il Torrente Idice.

9.3 La direttrice "Mura San Carlo - Consorzio Agrario - Idice" è invece decisamente più destrutturata e, oltre al generico auspicio di un utilizzo delle misure agroambientale da parte degli imprenditori agricoli presenti, l'unico elemento di potenziale consolidamento della valenza ecologica può essere individuato nella possibile rinaturazione in tempi medio-brevi dell'impianto di lavorazione di sabbie e ghiaie presenti in sinistra Idice appena oltre la ferrovia.

9.4 Anche la direttrice "Ca' de Mandorli - Canale Fossano" può essere considerata poco più che un abbozzo, poiché anche in questo caso l'unico elemento di potenziale consolidamento della valenza ecologica può essere individuato nella rinaturazione in tempi medio-lunghi del polo di lavorazione di sabbie e ghiaie presente in via Tomba Forella (area con campitura tratteggiata obliqua).

9.5 Tra le diverse direttrici trasversali ipotizzate all'interno del PTCP, la più interessante dal punto di vista ecologico è sicuramente quella che può congiungere il torrente Idice con lo scolo Zenetta e da qui verso il Savena abbandonato e il sistema Navile-Calcarata (zone umide di Bentivoglio, Minerbio e Malalbergo). All'interno dell'Associazione intercomunale essa coinciderebbe con la direttrice n.4 "Idice - Marano - Quarto Inferiore", che come già osservato in precedenza si presenta comunque scarsamente dotata di elementi naturali e seminaturali significativi (alcuni parchi e giardini, un certo numero di maceri, pochi decine di metri di siepi e piantate relitte, qualche alberatura isolata di valore monumentale-paesaggistico).
Ancora una volta al momento è solo ipotizzabile una più diffusa applicazione delle misure agroambientali finanziate dal Piano Regionale di Sviluppo Rurale, stimolata da un'opportuna informazione e sensibilizzazione degli imprenditori agricoli interessati e facilitata dall'identificazione del corridoio come area preferenziale di applicazione delle misure stesse.

10. Il Comune, attraverso uno specifico Regolamento comunale del verde, disciplina le modalità di gestione degli elementi della rete ecologica e fornisce gli indirizzi per la realizzazione dei nuovi corridoi ecologici, anche facendo riferimento alla Linee-Guida emanate dalla Provincia (di cui all'Allegato 1 della Relazione del PTCP).