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Azioni strategiche per la qualificazione e valorizzazione dell’ambiente
Art. 3.2 Linee portanti della valorizzazione ambientale e itinerari di
fruizione 1. Il PSC individua nella Tav. 1 e descrive nella Relazione il sistema di
linee portanti, spazi e itinerari per la valorizzazione delle risorse naturali,
ambientali e storico-culturali alla scala territoriale sovracomunale. 2. A livello del territorio dell'intera Associazione, nell'Unità di
Paesaggio n.4 "Pianura orientale" si individua quale linea portante
primaria della valorizzazione e della fruizione ambientale la dorsale dell'Idice,
alla quale si innestano le dorsali secondarie costituite dai corsi d'acqua. 3. Alle dorsali ambientali e ai sistemi rurali di cui al secondo comma è
attribuita una pluralità di funzioni: 4. Il territorio del comune di San Lazzaro di Savena partecipa parzialmente
ad entrambi i sistemi rurali di cui al secondo comma, che assumono il ruolo di
riferimento territoriale per le politiche e le azioni dell'Amministrazione
Comunale per la valorizzazione delle risorse ambientali e storico-culturali, da
sviluppare attraverso la pianificazione operativa, le politiche settoriali, la
progettualità pubblica, gli strumenti di comunicazione e promozione del
territorio. 5. Il Piano Operativo Comunale costituisce la sede per l'elaborazione e l'integrazione dei progetti pubblici e privati per la valorizzazione turistica-ricreativa e culturale di singole porzioni del territorio comunale e/o di singoli sistemi di risorse naturali e culturali, specificandone le fonti di finanziamento e valutandone le correlazioni con gli altri programmi di iniziativa pubblica e privata. Art. 3.3 Consolidamento e sviluppo della rete ecologica 1. Il PSC assume l'obiettivo della conservazione e dell'incremento della
bio-diversità del territorio. 2. Il PSC identifica nella Tav. PSC.1 la propria proposta riguardo alla
struttura portante della rete ecologica provinciale e locale sulla base delle
conoscenze della situazione ecosistemica del territorio alla data di adozione
delle presenti norme. Il Comune si riserva di integrare tale individuazione con
successivi atti, in relazione allo sviluppo di specifici studi sulla consistenza
delle risorse ecologiche ovvero progetti di formazione o consolidamento di
corridoi ecologici. 3. In funzione della tutela e implementazione della rete ecologica il PSC
individua i seguenti elementi funzionali esistenti o di nuova previsione, in
applicazione delle indicazioni del PTCP: 4. Per le porzioni di territorio comunale interessate da perimetrazioni di
Siti di Importanza Comunitaria (SIC) ai sensi della direttiva n. 79/409/CEE e
Zone di Protezione Speciale (ZPS) ai sensi della direttiva n. 92/43/CEE, il
Comune contribuisce alla formazione del Piano di gestione e recepisce nel RUE le
misure di conservazione emanate dalla Provincia. 5. Quando i corridoi ecologici esistenti o da realizzare corrispondono ai
corsi d'acqua (intesi come alveo e fascia di tutela e/o fascia di pertinenza),
nel rispetto delle disposizioni di cui al precedente Titolo II, tutti gli
interventi di gestione e di manutenzione ordinari e straordinari che riguardano
tali ambiti devono essere svolti prestando attenzione al loro ruolo ecologico,
in sinergia con i progetti d'attuazione delle reti ecologiche. 6. Il Piano Operativo Comunale costituisce la sede per l'elaborazione e
l'integrazione di specifici progetti pubblici e privati per la realizzazione o
miglioramento di elementi della rete ecologica. 7. Negli elementi funzionali della rete ecologica sono ammesse tutte le
funzioni e le azioni che concorrono al miglioramento della funzionalità
ecologica degli habitat, alla promozione della fruizione per attività
ricreative e sportive all'aria aperta compatibili con gli obiettivi di tutela e
potenziamento della biodiversità, allo sviluppo di attività economiche
ecocompatibili. 8. Nei nodi ecologici e nelle rispettive zone di rispetto non è consentita
la nuova edificazione, né l'impermeabilizzazione dei suoli se non in quanto
funzionali a progetti di valorizzazione ambientale ed alla sicurezza. 9. La realizzazione della rete ecologica dovrà avvenire nel rispetto delle
seguenti linee-guida generali e specifiche: 9.1 Per avere una funzione ecologica realmente positiva, gli elementi della
rete dovranno essere opportunamente progettati: 9.2 La situazione attuale dove sono presenti significativi elementi naturali
e seminaturali s in grado costituire l'abbozzo delle greenways è quella della
direttrice "Pulce - Cicogna - Idice" (in gran parte coincidente con il
cosiddetto Parco delle Ville). La matrice agricola che connette attualmente i
diversi nodi semplici esistenti dovrebbe essere garantita nel tempo e, anzi,
potenziata nella disponibilità di elementi naturali quali boschetti, filari,
siepi, complessi macchia-radura che consentano un maggiore permeabilità e
protezione agli spostamenti della fauna selvatica (uno strumento che può
incentivare una simile trasformazione è costituito dalle misure agroambientali
finanziate dal Piano Regionale di Sviluppo Rurale). 9.3 La direttrice "Mura San Carlo - Consorzio Agrario - Idice" è
invece decisamente più destrutturata e, oltre al generico auspicio di un
utilizzo delle misure agroambientale da parte degli imprenditori agricoli
presenti, l'unico elemento di potenziale consolidamento della valenza ecologica
può essere individuato nella possibile rinaturazione in tempi medio-brevi
dell'impianto di lavorazione di sabbie e ghiaie presenti in sinistra Idice
appena oltre la ferrovia. 9.4 Anche la direttrice "Ca' de Mandorli - Canale Fossano" può
essere considerata poco più che un abbozzo, poiché anche in questo caso
l'unico elemento di potenziale consolidamento della valenza ecologica può
essere individuato nella rinaturazione in tempi medio-lunghi del polo di
lavorazione di sabbie e ghiaie presente in via Tomba Forella (area con campitura
tratteggiata obliqua). 9.5 Tra le diverse direttrici trasversali ipotizzate all'interno del PTCP, la
più interessante dal punto di vista ecologico è sicuramente quella che può
congiungere il torrente Idice con lo scolo Zenetta e da qui verso il
Savena
abbandonato e il sistema Navile-Calcarata (zone umide di Bentivoglio, Minerbio e
Malalbergo). All'interno dell'Associazione intercomunale essa coinciderebbe con
la direttrice n.4 "Idice - Marano - Quarto Inferiore", che come già
osservato in precedenza si presenta comunque scarsamente dotata di elementi
naturali e seminaturali significativi (alcuni parchi e giardini, un certo numero
di maceri, pochi decine di metri di siepi e piantate relitte, qualche alberatura
isolata di valore monumentale-paesaggistico). 10. Il Comune, attraverso uno specifico Regolamento comunale del verde, disciplina le modalità di gestione degli elementi della rete ecologica e fornisce gli indirizzi per la realizzazione dei nuovi corridoi ecologici, anche facendo riferimento alla Linee-Guida emanate dalla Provincia (di cui all'Allegato 1 della Relazione del PTCP).
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