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Infrastrutturazione del territorio

Art. 3.8 Valutazione degli aspetti urbanistici del rischio sismico

1 In riferimento alla LR 14/04/1995 n. 4, art. 10, fatto salvo quanto previsto in materia per le costruzioni in zona sismica dal D.M. 16/01/1996 "Norme tecniche per le costruzioni in zona sismica", il territorio urbanizzato ed urbanizzabile è stato classificato in quattro classi di diversa pericolosità sismica locale: 1) Piano rigido (Pl = 0,01), 2) Crinale rigido (Pl = 0,011), 3) Piano soffice º pendio rigido (Pl = 0,013), 4) Pendio soffice (Pl = 0,017).

2 Si prescrive, per l'attuazione degli interventi relativi agli ambiti di cui alle schede del PSC allegate alle presenti Norme, che in sede di POC vengano definiti, in riferimento ai livelli di pericolosità sismica locale sovraesposti, di cui alla Tav. 6 del PSC "Pericolosità sismica locale", i livelli di vulnerabilità ed esposizione urbana nonché di rischio d'ambito, dettandone le più opportune norme di prevenzione antisismica urbanistica. Tali norme saranno indicativamente basate sui seguenti parametri: altezza massima, utilizzazione territoriale e fondiaria, distanze: tra edifici e da confini stradali, larghezza stradale, dotazioni, geometrie e logistica di parcheggi e di verde, geometrie di tali spazi pubblici, caratteristiche costruttive e logistiche delle infrastrutture a rete.

3 Gli elaborati di microzonazione sismica sono demandati al POC con cartografia in scala almeno 1:2.000, e devono approfondire (in coerenza con quanto definito nella Delibera di Consiglio Regionale Emilia-Romagna n° 112 del 2 maggio 2007, Atto di indirizzo e coordinamento tecnico della L.R. 20/2000 per "indirizzi per gli studi di microzonazione sismica in Emilia Romagna per la pianificazione territoriale e urbanistica" - DAL 112/2007) le analisi sulle aree del territorio urbanizzabile in funzione del livello di pericolosità sismica, mediante apposite indagini geotecniche e geofisiche atte a valutare la risposta sismica locale finalizzata a quantificare il comportamento dei terreni in occasione di sollecitazioni sismiche.

2. La Tavola 6 del PSC denominata "Pericolosità sismica locale" a scala 1:10.000 indica le porzioni di territorio che richiedono approfondimenti differenti in relazione alle loro caratteristiche:
- aree che richiedono un'analisi semplificata in conformità al PUNTO "4.1 - Secondo livello di approfondimento - analisi semplificata" e L'ALLEGATO A2 "Tabelle e formule per la valutazione dei fattori di amplificazione sismica per le analisi del secondo livello di approfondimento e per la valutazione degli effetti topografici." della DAL 112/2007;
- aree che richiedono un'analisi approfondita in conformità il PUNTO 4.2 - Terzo livello di approfondimento - analisi approfondita" e L'ALLEGATO A3 "Procedure di riferimento per le analisi di terzo livello di approfondimento." della DAL 112/2007.

4. Le indagini di cui al precedente comma, sono acquisite nella fase di predisposizione e approvazione del POC o di sua variante; inoltre, possono essere prescritte dal POC stesso quale contenuto essenziale dei Piani Urbanistici Attuativi (PUA), qualora il POC ne preveda la predisposizione e approvazione in una fase successiva.

5. Il POC stabilisce il programma di indagini da svolgere negli ambiti di nuovo insediamento e negli ambiti di riqualificazione. La zona da indagare e la scala di restituzione degli elaborati sono commisurate alla criticità e alle dimensioni dell'area e all'importanza dell'opera da realizzare, e gli elaborati da produrre avendo a riferimento come requisiti minimi il punto 4.2.1 della citata DAL 112/2007. A corredo devono essere prodotti anche i risultati delle prove per la definizione del modello geologico del sottosuolo e per la caratterizzazione geotecnica dei terreni sia in campo statico che dinamico.

5. In sede di piano urbanistico attuativo (PUA) o di richiesta di permesso di costruire, per la definizione della vulnerabilità della singola area, sia nelle condizioni attuali, sia in quelle di progetto si dovrà effettuare uno specifico studio, per definire la risposta sismica locale, a partire dai risultati della microzonazione.

6. Per gli interventi edilizi diretti il RUE recepisce le prescrizioni della citata Delibera Regionale n.112/2007.