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Criteri perequativi e modalità di attuazione del PSC
Art. 4.6 - Perequazione urbanistica e indici edificatori perequativi 1 Il PSC, in applicazione dell'art. 7 della L.R. 20/2000, attua la
perequazione urbanistica, ossia l'equa distribuzione, fra i proprietari degli
immobili interessati dalle trasformazioni urbane, dei vantaggi delle
trasformazioni stesse in forma di diritti edificatori, e degli oneri correlati
derivanti dalla realizzazione della parte pubblica della città e delle relative
dotazioni territoriali. 2 L'applicazione della perequazione urbanistica non riguarda tutto il
territorio comunale, ma soltanto le aree nelle quali, ai sensi del PSC, sono
possibili significative trasformazioni dello stato urbanistico, ivi comprese le
eventuali aree, anche interne agli ambiti urbani consolidati o al centro
storico, che si intende acquisire al patrimonio pubblico per la realizzazione
di attrezzature e spazi collettivi. 3 In applicazione del principio di perequazione urbanistica, tutti gli
interventi privati programmati nel POC concorrono alle dotazioni territoriali
attraverso la cessione di aree e/o la realizzazione di opere di pubblica
utilità aggiuntive rispetto alle urbanizzazioni pertinenti all'intervento
stesso, in misura proporzionata alla valorizzazione immobiliare conseguente ai
diritti edificatori attributi dal POC. 4 I diritti edificatori esprimono la potenzialità di edificazione
riconosciuta alla proprietà di una determinata area nel caso in cui tale area
sia interessata dalla trasformazione urbana o sia ceduta al Comune. I diritti
edificatori non sono assegnati dal PSC, che si limita a definire potenzialità
massime di trasformazione; essi vengono assegnati dal POC, sulla base
dell'effettiva fattibilità degli interventi, ai proprietari e agli operatori
interessati agli interventi da effettuare; essi diventano quindi effettivi solo
nel momento in cui il POC definisca i termini e le modalità di una determinata
operazione di trasformazione urbanistica che coinvolga detta area e sono
attuabili esclusivamente nei termini, nei modi e nella localizzazione stabiliti
nel POC. A tal fine il POC può stabilire il trasferimento dei diritti
edificatori dall'area alla cui proprietà sono riconosciuti ad altra area nella
quale è ammessa la loro trasformazione in effettiva edificazione. 5 Ai fini dell'equità di trattamento delle proprietà coinvolte, il PSC
prevede l' attribuzione di diritti edificatori uniformi a tutti gli immobili
che si trovano nelle medesime condizioni di fatto e di diritto. I diritti
edificatori si intendono sempre assegnabili in misura proporzionale alle
proprietà immobiliari detenute (edifici e aree), secondo parametri di
riferimento (indici perequativi: IP) e criteri definiti dal PSC nei commi
seguenti e precisati in sede di POC. 6. Gli indici perequativi (IP) sono espressi in mq. di Su per ogni mq. di ST
(superficie dell'area interessata). 7. Indici Perequativi (IP). L'entità dei diritti edificatori assegnabili dal
POC è definita come segue in relazione alle seguenti casistiche di condizioni
di fatto (collocazione nel territorio urbanizzato o urbanizzabile, area
edificata o non edificata) e di diritto (presenza di vincoli all'utilizzazione
derivanti da disposizioni legislative o regolamentari o da piani sovraordinati
al PSC, preesistenza di una condizione di edificabilità ai sensi del PRG
previgente): 8. L'indice di densità edilizia che sarà stabilito dal POC per una
determinata parte edificabile dell'ambito di nuovo insediamento o di
riqualificazione (indice territoriale Ut) sarà definito, in applicazione delle
prescrizioni e delle direttive della scheda normativa del PSC, secondo i valori
urbanisticamente appropriati al contesto specifico, e quindi l'edificabilità
complessiva di tale area sarà costituita dalla sommatoria di: 9. Diritti Edificatori Supplementari. Al fine di conseguire
particolari obiettivi strategici del PSC - in riferimento alla "Città
Pubblica", ossia al sistema delle dotazioni territoriali pubbliche e
sociali di interresse per la collettività ivi compresa l'edilizia residenziale
sociale (ERS) - l' Amministrazione si riserva eventualmente la possibilità di
assegnare, in sede di formazione di POC, una quota di edificabilità
supplementare oltre a quella attribuita con gli Indici Perequativi di cui al
precedente comma 7. 10. Fatte salve indicazioni specifiche in sede di schede normative, si
ritiene idoneo utilizzare indici di densità edilizia territoriale
complessiva fra 0,25 e 0,35 mq/mq di Su. A tale indice territoriale
corrispondono indici fondiari compresi fra 0,45 e 0,55 mq/mq di Su. Nel caso di
aree libere di tipo a), ciò consente di concentrare l'edificazione di spettanza
della proprietà del suolo, comprensiva della propria quota di urbanizzazioni e
dotazioni di base, su circa un terzo della ST complessiva del comparto e di
ottenere la cessione gratuita dei restanti due terzi circa. Nell'allegato
"Schede relative agli ambiti" sono individuati per ciascun ambito gli
obiettivi e le condizioni per le trasformazioni previste, oltre alle quantità
di aree da cedere e/o di dotazioni da realizzare; rimane comunque in capo al
POC, nel rispetto delle prescrizioni del PSC, l'esatta definizione di tali
quantità. 11. Nei casi di cui al comma 7, in cui il PSC stabilisce un intervallo di
valori di IP, è demandata al POC la precisazione del valore dell'indice
perequativo, fermo restando che in ciascun POC a tutte le aree che vengano
inserite nella programmazione per essere interessate da trasformazioni, e che
ricadano nella medesima casistica, deve essere attribuito lo stesso valore
dell'indice perequativo. 12. Per "aree interessate da vincoli sostanziali all'edificabilità
derivanti da disposizioni sovraordinate al PSC" si intendono le aree
ricadenti: 13. L'entità dei diritti edificatori come definita al punto 7 lettere a) e
b), si riferisce ad un'utilizzazione degli stessi per destinazioni d'uso
residenziali, ovvero per attività commerciali, di servizio e terziarie
compatibili con la residenza. Nel caso in cui dei diritti edificatori derivanti
da casistiche di cui alle lettere a) o b) vengano trasferiti in ambito
specializzato per attività produttive (per realizzare destinazioni d'uso
previste in detti ambiti) l'entità dei diritti edificatori trasferiti è
aumentata moltiplicandola per 2. 14. Diritti edificatori in relazione ad edifici preesistenti. Qualora negli
ambiti per nuovi insediamenti che vengano ricompresi in un comparto di
attuazione, siano legittimamente presenti edifici, il PUA, anche in
applicazione di eventuali specifiche disposizioni del POC, può prevederne: 15. In tutti e tre i casi di cui al punto precedente, la Su legittimamente in
essere che venga conservata, ovvero la Su derivante dai diritti edificatori
riconosciuti alla proprietà degli edifici che vengano demoliti o ceduti al
Comune, in quanto preesistente, non va computata nel dimensionamento massimo
previsto dal PSC nel precedente art. 4.2 e dal POC per lo specifico comparto di
attuazione. 16. I diritti edificatori non esauriscono il dimensionamento del Piano stabilito all'art. 4.2 punto 3 con riguardo alle previsioni di sviluppo urbano. Nel dimensionamento del Piano è compresa una quota di edificabilità riservata all'Amministrazione Comunale per pubbliche finalità, e in particolare per la realizzazione di edilizia residenziale sociale, da localizzarsi negli ambiti per nuovi insediamenti o negli ambiti da riqualificare, in aggiunta ai diritti edificatori riconosciuti alle proprietà dei suoli. |